Santanchè, sì del Governo a un odg per sanzioni a Visibilia. Poi precisa: massima fiducia alla ministra

Di
Redazione
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29 Giugno 2023

Nel documento presentato dal Pd si impegna l’esecutivo a punire l’uso fraudolento della Cig Covid e viene citata Visibilia, ex società della senatrice di Fratelli d’Italia

Ancora scossoni nella maggioranza sul caso di  Daniela Santanchè , la ministra del Turismo attesa al Senato il 5 luglio per l’informativa (e non il question time come richiesto dall’opposizione) in cui dovrà spiegare i molti aspetti sollevati dall’inchiesta giornalistica di Report sulla sua attività di imprenditrice.

La giornata si apre con un nuovo affondo della Lega (la prima a chiedere chiarimenti salvo poi ammordibire i toni) che invita l’esponente di Fratelli d’Italia alla «responsabilità» nel caso in cui dovessero emergere «illeciti» e si chiude con un colpo di scena: il via libera a sorpresa del governo a un ordine del giorno del Pd al dl Lavoro, votato alla Camera anche dalla maggioranza (ad esclusione di Noi Moderati di Maurizio Lupi). Odg che impegna l’esecutivo «a sanzionare gli operatori che avessero usufruito in maniera fraudolenta» della Cassa integrazione Covid. Tra questi viene esplicitamente citata «Visibilia Editore, a suo tempo controllata con il 48,6 per cento delle azioni dalla senatrice».

La precisazione del Governo

Un voto che col passare dell ore assume i contorni di un pasticcio al quale proprio il governo cerca di porre rimedio ribadendo, con una nota informale, la piena fiducia nella ministra e spiegando che «le premesse dell’ordine del giorno sono chiaramente strumentali perché riportano comunque come fatto storico notizie di stampa già smentite dalla diretta interessata ed è pacifico che non venga espresso alcun giudizio negativo sull’operato del ministro del Turismo Santanché». Resta ovviamente il merito del dispositivo che impegna ad adottare ogni iniziativa utile per potenziare i controlli sull’utilizzo inappropriato della cassa straordinaria Covid.

Il Pd: Santanchè sfiduciata

La lettura delle opposizioni è diversa. Prima del voto dell’ordine del giorno è intervenuto in Aula Arturo Scotto esplicitando che l’atto di indirizzo riguardava l’azienda della ministra Santanché, chiedendone le dimissioni nel caso si accerti che le accuse a suo carico sono vere. «È, di fatto, una sfiducia al ministro, scaricata anche da chi fino a oggi la difendeva» è il commento della vicepresidente del Partito democratico Chiara Gribaudo che innesca la precisazione del Governo.

«Grazie alla maggioranza di aver votato l’ordine del giorno sull’uso dei fondi Covid dalla società Visibilia. È segno che l’imbarazzo sulla questione è diffuso anche in maggioranza» è il commento della segretaria del Pd Elly Schlein.

La ministra: il governo ha fatto bene

Da parte sua la ministra del Turismo ostenta sicurezza. E a proposito del parere positivo all’odg commenta: «Hanno fatto bene, sono d’accordo. Mi sembra giusto che il governo faccia la sua parte. Quando verrò qui mercoledì non avrò problemi».

Santanchè ancora nel mirino leghista

Prima del colpo di scena nell’Aula di Montecitorio, era stata la Lega a far scricchiolare una maggioranza in trincea a sostegno della ministra. «Sono curioso di ascoltare Santanché – dice il vicesegretario della Lega Andrea Crippa – e di aspettare dei fatti un po’ più oggettivi rispetto all’inchiesta di Report. Se poi si dovessero verificare i fatti e dovessero succedere delle evidenze per cui ci sono irregolarità, è giusto che il ministro si prenda le sue responsabilità». Frasi non apprezzate da Fratelli d’Italia, che continua a leggere l’atteggiamento del partito di Salvini come un elemento di disturbo.

La vicenda giudiziaria

Quella di Santanchè non è solo una questione politica. Negli scorsi giorni si sono registrati nuovi sviluppi sulla vicenda giudiziaria a Milano. In una consulenza acquisita dagli inquirenti nell’inchiesta per falso in bilancio e bancarotta che vede tra gli indagati la ministra del Turismo, Nicola Pecchiari, docente alla Bocconi, si legge che Santanchè si sarebbe impegnata nei tentativi di risanamento della galassia societaria Visibilia da lei fondata, con «versamenti» per aumenti di capitale e «garanzie» sui debiti per una cifra superiore ai 3,6 milioni di euro. Ma «non sono tuttavia disponibili – viene sottolineato – informazioni patrimoniali specifiche per poter verificare la capienza” economica “in termine di soddisfazione degli impegni presi».