Le nuove regole sulla Bre­xit e la carenza di ifp nell’UE met­tono a rischio le impor­ta­zioni di carne

Di
Redazione
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28 Gennaio 2024

I rego­la­menti di fron­tiera richie­dono un cer­ti­fi­cato di sette pagine su carne e pro­dotti lat­tiero-caseari

Jack Simp­son · 28 Gen 2024

La man­canza di vete­ri­nari in Europa potrebbe costrin­gere i for­ni­tori di carne nell’UE a trat­te­nere le con­se­gne desti­nate al Regno Unito in base alle nuove regole post-Bre­xit che arri­ve­ranno in que­sta set­ti­mana, hanno avver­tito gli esperti.
La Bri­tish Meat Pro­ces­sors Asso­cia­tion (BMPA) teme che gli espor­ta­tori dell’UE non rischie­ranno di accet­tare garan­zie di un “tocco leg­gero” sui nuovi requi­siti. Peter Hard­wick, con­su­lente di poli­tica com­mer­ciale presso il BMPA, ha detto che cre­deva che i for­ni­tori avreb­bero ” preso le regole del governo bri­tan­nico al valore nomi­nale”, e si aspet­tava che alcuni grandi for­ni­tori non rischias­sero le loro scorte o la loro repu­ta­zione inviando ordini senza un cer­ti­fi­cato sani­ta­rio.
Mer­co­ledì, il governo lan­cerà la prima fase della sua nuova poli­tica sulle fron­tiere, che revi­sio­nerà il modo in cui i pro­dotti vege­tali e ani­mali pos­sono essere impor­tati dall’UE.
Que­sta fase del” bor­der tar­get ope­ra­ting model ” richie­derà che tutte le espor­ta­zioni di carne e lat­ti­cini siano con­trol­late da un vete­ri­na­rio all’interno del paese euro­peo prima che pos­sano essere inviate nel Regno Unito. Richiede ai vete­ri­nari di com­pi­lare un docu­mento di sette pagine che cer­ti­fi­chi che l’ani­male è stato esente da malat­tie e ha alcune vac­ci­na­zioni. Attual­mente non sono richie­sti con­trolli sani­tari sulle impor­ta­zioni.
Vi è ora una cre­scente pre­oc­cu­pa­zione nel Regno Unito, e dagli espor­ta­tori di carne in diversi paesi dell’UE, che la forza lavoro vete­ri­na­ria non sarà in grado di far fronte.
Marco For­gione, diret­tore gene­rale dell’Isti­tuto di espor­ta­zione e com­mer­cio inter­na­zio­nale, ha dichia­rato all’Obser­ver: “Abbiamo sen­tito molto chia­ra­mente che sia la Ger­ma­nia che la Polo­nia hanno una capa­cità seria­mente limi­tata per quanto riguarda i vete­ri­nari.
“Ci sono pre­oc­cu­pa­zioni che non saranno in grado di rila­sciare i cer­ti­fi­cati sani­tari di espor­ta­zione neces­sari per com­mer­cia­liz­zare quei beni a medio rischio pro­ve­nienti da Ger­ma­nia e Polo­nia.”
L’Europa, come il Regno Unito, ha avuto una carenza di vete­ri­nari negli ultimi anni, in par­ti­co­lare nelle aree rurali.
Un son­dag­gio della Fede­ra­zione dei vete­ri­nari d’Europa nel 2020 ha rile­vato che in tutti i 28 paesi dell’UE, quasi quat­tro su cin­que sta­vano vivendo carenze.
I nuovi rego­la­menti sem­brano desti­nati ad aggiun­gere un’enorme quan­tità di lavoro a que­sta forza lavoro vete­ri­na­ria già allun­gata.
Secondo il BMPA, circa 1,5 milioni di ton­nel­late di carne e pol­lame ven­gono impor­tate nel Regno Unito dall’UE ogni anno, equi­va­lenti a 50.000 cari­chi di camion.
La que­stione è diven­tata così impor­tante per i for­ni­tori in Europa che l’Euro­pean Live­stock and Meat Tra­des Union ha ini­ziato i nego­ziati con il governo del Regno Unito deli­neando le pre­oc­cu­pa­zioni.
Gli enti del set­tore hanno detto all’Obser­ver che il governo pren­derà un tocco leg­gero per quanto riguarda gli impor­ta­tori che non sod­di­sfano tutti i requi­siti e emet­terà avvisi invece di ripor­tare indie­tro i camion.
For­gione ha sot­to­li­neato che que­sti moduli dovranno ancora essere fir­mati, anche con que­sto approc­cio: “I set di dati e le infor­ma­zioni sono essen­ziali. Quindi tocco leg­gero, o no, hai ancora biso­gno delle infor­ma­zioni. Se non sei in grado di for­nire le infor­ma­zioni, non puoi inviare il docu­men­ta­rio, quindi il pro­dotto non può tran­si­tare.”
I requi­siti di cer­ti­fi­ca­zione di mer­co­ledì pre­ce­dono i cam­bia­menti di fron­tiera ad ampio rag­gio da 30 aprile, che vedrà i con­trolli fisici sulle merci che entrano nel Regno Unito.
Il governo bri­tan­nico ha insi­stito sul fatto che i cam­bia­menti daranno al paese “il con­fine più avan­zato del mondo” e che i requi­siti sani­tari pro­teg­ge­ranno le catene di approv­vi­gio­na­mento ali­men­tare e il set­tore agri­colo da epi­de­mie eco­no­mi­ca­mente dan­nose.
Un por­ta­voce del Dipar­ti­mento per l’ambiente, l’ali­men­ta­zione e gli affari rurali ha dichia­rato: “Men­tre gli stati mem­bri dell’UE sono respon­sa­bili di for­nire fun­zio­nari per appro­vare qual­siasi cer­ti­fi­ca­zione, ci siamo impe­gnati a stretto con­tatto con loro per garan­tire che siano pre­pa­rati per que­sti cam­bia­menti e finora hanno espresso un alto livello di fidu­cia nella loro capa­cità di sod­di­sfare que­sto.”

Tradotto da observer