La Confedercontribuenti esprime la solidarietà ad Adele Scirrotta, originaria di Cosenza, oggi residente a Pisa. Imprenditrice agricola, la sua passione era il suo lavoro, l’olivicoltrice. Negli anni 90 la famiglia di Adele unì le forze per creare due aziende, una agricola e una di trasformazione. L’entusiasmo dignitoso di Adele e la sua famiglia era sempre più forte, armati di determinazione, coraggio, idee e progetti. Quando un’azienda cresce è inevitabile rivolgersi alle banche. Il mutuo viene concesso con ipoteca volontaria sui beni che in vent’anni i genitori di Adele avevano costruito. Fino a quando arrivò la prima lettera di una banca dove era stato attivato il mutuo del terreno. La richiesta: “Rientrare nel giro di 5 giorni”. A quella banca se ne affiancarono altre due. Decreti ingiuntivi ogni tre giorni, vedere i fornitori chiudere le macchine e prendersi tutto.
“Ci ritrovammo soli – racconta Adele – terra bruciata ovunque, l’avvocato non presentò opposizioni, né si presentò alle udienze, fascicoli spariti, sentenze a nostro favore in arrivo, mai arrivate. Presentai la denuncia contro il nostro avvocato, ma, in un labirinto di attese, tutto è finito in prescrizione. Mi sono sentita come colpita da un uragano – continua – anche i commercialisti, copie di assegni di pagamento scomparsi nel nulla”.
Tante porte chiuse in faccia: “Mi sentii rispondere – ha detto Adele – oramai è finita, siete falliti. Volevo scappare e decisi di partire per Pisa. Dopo anni di sacrifici nasce la A.CO.S., anagramma costruito dalle iniziali dei nomi dei genitori di Adele.
Adele si rivolge a tutti gli imprenditori: “Non abbiate paura di agire, di difendere la vostra creatura – conclude – la battaglia è diventata ancora più dura, ma con i nervi saldi per misurarmi con gli eventi perché decisa a non arrendermi mai”.