Le imprese che intendono beneficiare del credito d’imposta per la quotazione delle PMI devono inviare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy l’apposita istanza tra il 1° ottobre dell’anno in cui è stata ottenuta la quotazione e il 31 marzo dell’anno successivo. L’istanza deve essere inviata in via telematica all’indirizzo PEC dgpiipmi.div07@pec.mise.gov.it. (DM 23 aprile 2018).
Vedi anche: Credito d’imposta per la quotazione PMI nel 2023 fino a 500 mila euro del 19 dicembre 2022.
L’istanza deve contenere:
- gli elementi identificativi della PMI;
- l’ammontare dei costi agevolabili sostenuti per poter essere quotati;
- l’attestazione su ammissibilità ed effettivo sostenimento dei costi;
- la delibera di avvenuta ammissione alla quotazione;
- l’ammontare del credito richiesto;
- la dichiarazione sostitutiva con l’indicazione dei codici fiscali di tutti i soggetti sottoposti alla verifica antimafia.
Entro 30 giorni dalla scadenza per l’invio dell’istanza, il Ministero comunica il riconoscimento o il diniego del credito e determina la percentuale massima del credito sulla base del rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate e l’ammontare complessivo dei crediti richiesti. La legge di bilancio 2023 ha previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro per il 2023 e di 10 milioni di euro per il 2024.
Si ricorda che possono beneficiare del credito d’imposta in questione le piccole e medie imprese, che occupano meno di 250 persone e hanno un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro, che risultano ammesse alla quotazione in un mercato regolamentato o in un sistema multilaterale di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo (SEE). Le imprese devono essere regolarmente iscritte al registro delle imprese alla data di presentazione della domanda di accesso al beneficio e operare nei settori economici rientranti nell’ambito di applicazione del Reg. UE 651/2014, compreso quello della produzione primaria di prodotti agricoli.
Il credito è pari al 50% dei costi sostenuti per la procedura di ammissione alla quotazione, nel limite massimo di euro 500.000.
Fonte: Quotidiano piu’
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