Si possono ritenere ammissibili all’Art bonus i contributi a sostegno dell’attività di manutenzione, protezione e restauro del patrimonio della Fondazione con patrimonio storico, culturale, religioso e paesaggistico. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 357 del 20 giugno 2023, con cui ha ricordato che il credito d’imposta è riconosciuto anche qualora le erogazioni liberali in denaro effettuate per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici siano destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto di tali interventi.
Con la risposta a interpello n. 357 del 20 giugno 2023 in tema di Art bonus, l’Agenzia delle Entrate ricorda che il credito d’imposta, riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile e ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui, ripartito in tre quote annuali di pari importo, è riconosciuto anche qualora le erogazioni liberali in denaro effettuate per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici siano destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto di tali interventi.
Come precisato nella circolare 31 luglio 2014, n. 24/E, il credito d’imposta spetta per le erogazioni liberali effettuate in denaro per i seguenti scopi:
– interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
– sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di “appartenenza pubblica”, delle fondazioni liricosinfoniche e dei teatri di tradizione, delle istituzioni concertisticoorchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione;
realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo;
realizzazione di interventi di restauro, protezione e manutenzione di beni culturali pubblici qualora vi siano soggetti concessionari o affidatari del bene stesso.
Quindi si possono ritenere ammissibili all’agevolazione fiscale Art bonus i contributi a sostegno dell’attività di manutenzione, protezione e restauro del patrimonio di una fondazione.
Fonte: Ipsoa