Partono gli aiuti alle imprese ubicate nelle aree sismiche del Centro Italia e nell’area industriale di Gela.
Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha reso disponibili le indicazioni per accedere ai 22 milioni per il rilancio dell’area di crisi industriale complessa di Gela e 60 milioni di euro per la zona franca urbana istituita nei comuni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici.
Zfu in area sismica
Possono beneficiare degli aiuti, concessi in regime de minimis, le imprese e i titolari di reddito di lavoro autonomo regolarmente costituiti e attivi alla data del 31 dicembre 2021. Sono esclusi dalle esenzioni fiscali e contributive previste i soggetti che svolgono attività. Ogni soggetto può beneficiare delle agevolazioni fino al limite massimo di 200mila euro, con un tetto massimo di 100mila neuro per i soggetti attivi nel settore del trasporto di merci su strada per conto di terzi e di 25 mila euro per soggetti attivi nel settore agricolo. La domanda, corredata dei documenti e degli elementi utili a permettere l’identificazione del soggetto istante, potrà essere presentata a partire dalle ore 12 del 2 maggio 2023 fino alle ore 12 del 24 maggio 2023, senza che l’ordine cronologico abbia alcun peso nell’attribuzione dei fondi. È stata la circolare ministeriale del 31 marzo 2023, n. 156351, a rendere note le modalità e i termini di presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni in favore delle imprese e dei titolari di reddito di lavoro autonomo localizzati nella zona franca urbana dei comuni del centro Italia (Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo).
Area industriale di Gela
È la circolare direttoriale 28 marzo 2023 n. 0001011 del ministero delle Imprese e del Made in Italy a dare il via al nuovo intervento volto a promuovere la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nel territorio dei Comuni dell’area di crisi industriale complessa di Gela.
Le domande valutate positivamente saranno ammesse alle agevolazioni fino a esaurimento delle risorse stanziate pari a circa 22 milioni di euro. A gestire le istanze di accesso inviate mediante lo sportello virtuale apposito sarà il soggetto gestore Invitalia. Le domande devono essere presentate da imprese già costituite in forma di società di capitali localizzate nel territorio dei Comuni di Gela, Niscemi, Mazzarino, San Cono, Acate, Vittoria, Caltagirone, Mirabella Imbaccari, San Michele di Ganzaria, Butera, Riesi, Caltanissetta, Delia, Marianopoli, Montedoro, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sommantino, Aidone, Barrafranca, Piazza Armerina, Pietraperzia.
Le iniziative imprenditoriali promosse devono prevedere la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale volti al mantenimento o all’incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.
Le spese ammissibili devono essere di importo superiore a 1 milione di euro, fatta eccezione per i singoli programmi di investimento delle imprese partecipanti a una rete di impresa, il cui limite minimo di spesa è pari a 400mila euro.
I soggetti beneficiari devono concludere le iniziative entro il dodicesimo mese successivo alla di ultimazione del programma di investimento.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, in quantità non inferiore al 20% degli investimenti ammissibili.
Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono determinati in relazione all’ammontare del finanziamento agevolato, nei limiti delle intensità massime di aiuto previste dal regolamento Gber. Richieste dalle 12 del 30 maggio 2023 e saranno valutate mediante procedura a sportello.
Fonte: NT norme e tributi
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