Toscana, nuovo bando Psr da 2,5 milioni per consolidare le filiere agroalimentari

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9 Giugno 2020

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È destinato alle aziende che operano nel settore della trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli il nuovo bando del Psr della Toscana che prevede la concessione di contributi in conto capitale per gli investimenti volti al miglioramento delle strutture e delle dotazioni aziendali al fine di contribuire al consolidamento delle filiere agroalimentari e allo sviluppo di nuovi prodotti. Il sostegno è rivolto anche ad interventi di razionalizzazione dei processi produttivi delle imprese agroalimentari, con lo scopo di accrescere la competitività delle imprese stesse in termini di riduzione dei costi di produzione.

Il bando, che presenta una dotazione finanziaria di 2,5 milioni, prevede in particolare il sostegno ad investimenti in beni materiali (come l’acquisto di macchinari o attrezzature, la realizzazione di opere edili, gli interventi per la sicurezza sul lavoro o per la produzione di energie provenienti da fonti rinnovabili) e immateriali (ad esempio l’acquisto di programmi informatici e realizzazione di siti web). Il contributo pubblico è pari al 35% della spesa ritenuta ammissibile. La quota minima che ogni azienda potrà richiedere è di 30 mila euro, mentre il contributo massimo concedibile arriva a 600mila.

«Si tratta di un intervento importante per tutta la filiera agroalimentare – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi – giacché il rafforzamento di chi opera nella trasformazione e commercializzazione produce benefici per tutti i soggetti, a partire dal produttore primario. Il bando inoltre prevede di sostenere non solo gli aspetti produttivi, ma anche quelli legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro, ed è dunque importante anche sotto il profilo della qualità di chi opera nell’impresa».

Il sostegno ai progetti presentati da imprese operanti nella trasformazione agroalimentare è concesso a condizione che i prodotti in entrata nel processo produttivo siano prodotti agricoli primari appartenenti a vari settori dell’agricoltura e anche della floricoltura. Relativamente ai settori ortofrutta e olio di oliva l’ammissibilità al sostegno e al pagamento degli investimenti è consentita se il soggetto non ha richiesto, per una stessa voce di spesa, un finanziamento a valere sulle rispettive OCM

Fonte il sole 24 ore

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