Rosso Gargano, investimento da 5 milioni per linea produzione di sughi pronti

Di
Redazione
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15 Gennaio 2021

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Anche un minibond regionale per finanziare gli investimenti che la Rosso Gargano, industria conserviera di Foggia, ha deciso di effettuare per potenziare il suo conservificio di pomodoro da industria. La società cooperativa per azioni, nata nel 2008, investirà, nei prossimi 12 mesi, circa 5 milioni di euro destinati alla realizzazione di una nuova linea di produzione di sughi pronti (nei formati classici richiesti dal mercato) che si aggiungerà a quelle esistenti di pomodorino, cubettati e pelato in scatola. I volumi produttivi di materia prima lavorata e trasformata, passeranno così dai 900mila quintali attuali al tetto di circa 1,1-1,2 milioni entro i prossimi due anni.
La nuova linea sarà a regime già con la prossima campagna e dunque i sughi pronti saranno confezionati già ad agosto e settembre 2021. L’investimento complessivo per questa società che, a giugno 2020 ha chiuso il fatturato a 35,7 milioni di euro con una previsione a giugno di quest’anno a quota 42, è dunque consistente e finanziato, per 3, con i minibond che la regione Puglia ha emesso insieme a Unicredit e sottoscritti, come investitori istituzionali, da Cassa Depositi e prestiti, Medio Credito Centrale e in parte da UniCredit.
Quella dei minibond è una formula di finanziamento alternativa al classico mercato bancario al quale i soci di Rosso Gargano comunque attingeranno per la differenza, insieme a mezzi propri.I soci di Rosso Gargano sono anche i conferitori di quasi tutto il pomodoro lungo lavorato perchè ottenuto dai circa 650 ettari di sau di loro proprietà o presi in fitto, insieme a quello acquistato da terzi, fino a 300 ettari. Dunque la società è complessivamente autosufficiente con una minima parte acquistata da fornitori esterni e dunque non vi è necessità di stringere particolari accordi per garantire approvvigionamenti costanti di pomodoro. I terreni sono tutti in provincia di Foggia ed alimentano un impianto che da lavoro a 60 lavoratori fissi cui si aggiungono, in piena campagna, altri 400 circa di stagionali.

 

Fonte: Fonte: Agrisole

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