Marche, dal Piano di sviluppo rurale nuovi aiuti alle imprese per 17,5 milioni

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6 Giugno 2020

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Poco meno di 15 milioni per i bandi relative alle misure a superficie più altri 2,5 milioni per un sostegno aggiuntivo e immediato alle aziende zootecniche, agricole e agrituristiche delle Marche, messe in ginocchio dall’emergenza da Covid-19. Li mette in campo le Marche con la pubblicazione dei relativi bandi del Psr e delle azioni emergenziali.

Relativamente alle misure a superficie, quella economicamente più rilevante è relativa al pagamento compensativo per le aree montane con 12,5 milioni previsti. Il contributo è pari a 200 euro ad ettaro, con una indennità del 100% per i primi 30 ettari, del 50% per i successivi 30 e nulla più per gli eccedenti, Domande, come per tutti gli altri bandi a superficie, entro il 15 maggio salvo proroghe. E gli altri bandi sono quelli relativi al pagamento per il mantenimento della produzione biologica (un milione,) alle indennità per gli svantaggi causati da specifici vincoli obbligatori che debbono essere rispettati dai proprietari di aree agricole o forestali (800mila euro complessivi) e al sostegno per il mantenimento del patrimonio di origine animale e vegetale (500mila euro).

Ad essi, come detto, si aggiungono nuovi interventi di sostegno immediati. Il più significativo è quello per la concessione di contributi a fondo perduto per promuovere la vendita a domicilio delle aziende agricole. A disposizione 1,9 milioni per favorire gli investimenti produttivi, gli interventi di gestione, di informazione e promozione, con un sostegno variabili dal 60 all’80% della spesa sostenuta.

Le domande, da presentare entro il prossimo 30 giugno, saranno finanziate in ordine di punteggio in graduatoria regionale e fino a esaurimento delle risorse finanziarie destinate alle due linee di intervento individuate: attività florovivaistiche (le più gravemente colpite dalla pandemia) e restanti attività agricole (con una dotazione riservata a quelle associate o aggregate). Allo scopo di favorire al massimo le aziende beneficiarie è prevista l’erogazione di un anticipo fino a un massimo dell’80% del contributo concesso (garantito da polizza fidejussoria a favore della Regione Marche). La vendita a domicilio riguarderà i settori produttivi più sensibili ai problemi di deperibilità; tra questi il settore ortofrutta, carni, florovivaistico, lattiero-caseario, vitivinicolo. Ammessi anche i settori olio, cerealicolo/proteaginose (piante destinate alla produzione di mangimi ad alto valore proteico) e miele.

Di 600mila euro, invece, la dotazione finanziaria del bando rivolto alle aziende zootecniche con contributi erogati in funzione del numero degli animali posseduti (tra l’8 marzo e il 30 aprile) e dei litri di latte prodotti (tra l’8 marzo e il 30 maggio). Le agevolazioni prevedono contributi fino a 6 euro per pecora (in grado di partorire un agnello) di allevamento iscritto al circuito IGP “Agnello del Centro Italia” e fino a 4 euro per pecora di allevamento non iscritto. Verranno concessi 4 centesimi al litro di latte bovino QM (marchio regionale Qualità Garantita dalle Marche) e 2 centesimi per quello non QM. Altri 2 centesimi al litro saranno riconosciuti anche al latte ovicaprino. Domande entro il 10 giugno.

Fonte: ilsole240re

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