Il 2021 si è aperto con tre nuovi bandi del Psr Veneto 2014-2020 che mettono a disposizione dei giovani agricoltori 26,5 milioni. Si tratta sia delle risorse da assegnare come premio attraverso il bando 6.1.1 “Primo insediamento” per i giovani, sia delle risorse previste da altre due misure del cosiddetto “pacchetto giovani”. Per i giovani che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda sono a disposizione 10 milioni con un premio per azienda che ammonta a 40mila euro. Per beneficiarne il giovane deve rispettare una serie di condizioni, come iniziare a realizzare un piano di sviluppo aziendale dopo la presentazione della domanda di aiuto e, comunque, entro 9 mesi dalla data di pubblicazione del decreto di concessione, o presentare richiesta di anticipo pari all’80% dell’aiuto corredata da una polizza fideiussoria pari al 100% del valore dell’anticipo entro e non oltre 120 giorni dalla pubblicazione del decreto di concessione dell’aiuto.
Nel “pacchetto giovani sono previsti anche gli interventi 4.1.1 “Investimenti per migliorare la prestazione e la sostenibilità globali dell’azienda” con una dotazione di 15 milioni e la 6.4.1 “Creazione e sviluppo della diversificazione delle imprese agricole” con un plafond di 1,5 milioni.
La prima linea di credito finanzia gli interventi di miglioramento fondiario, la costruzione di fabbricati per la produzione, l’acquisto con ristrutturazione di fabbricati per la produzione, gli investimenti per l’eliminazione e sostituzione dell’amianto, quelli strutturali e gli impianti per lo stoccaggio dei residui agricoli, l’acquisto di macchine e attrezzature anche per la riduzione dell’impatto ambientale, il miglioramento del benessere animale e la conservazione del suolo, gli interventi per la produzione di energia, a esclusivo uso aziendale, per la depurazione delle acque reflue, gli investimenti per la difesa attiva delle coltivazioni dagli effetti negativi del clima e dai danni derivanti dagli animali selvatici. ).
L’aiuto copre il 40% delle spese per investimenti per la trasformazione e commercializzazione, percentuale che sale al 60% per altri investimenti in zona montana. Il contributo è invece del 50% per gli altri investimenti nelle altre zone.
La seconda linea di credito sostiene le attività extra-agricole come la trasformazione dei prodotti, le fattorie sociali, didattiche, l’ospitalità in agri-campeggi, il turismo rurale e i servizi ambientali svolti dall’impresa agricola per la cura e manutenzione di spazi non agricoli. Sono finanziabili gli interventi strutturali su beni immobili (non nuove costruzioni), con un contributo che copre il 50% della spesa ammissibile e scende al 40% nelle altre zone. L’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature; acquisto o sviluppo di programmi informatici, realizzazione di siti internet e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali beneficia di un contributo del 45% in zone montane e del 35% nelle altre zone.
Fonte: Fonte: Agrisole
Per info 0953286878 – info@eosconsulenza.eu