Bando Macchinari 4.0 Interconnessi Contributi e Finanziamenti agevolati fino al 75% Mise

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Redazione
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3 Luglio 2020

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Ambito

Ente promotore

Dotazione finanziaria

Forma agevolazione

Il nuovo bando Macchinari innovativi sostiene la realizzazione, nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, di programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, ovvero a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell’economia circolare, volta alla sostenibilità ambientale e alla riduzione degli sprechi.

La misura sostiene gli investimenti innovativi che, attraverso la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie Impresa 4.0 siano in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità dell’impresa nello svolgimento dell’attività economica, mediante l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.

Beneficiario:

Sono beneficiarie del bando le micro, piccole e medie imprese delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia che hanno questi requisiti:

  • – sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • – sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
  • – sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
  • – non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
  • – non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o –incompatibili dalla Commissione europea;
  • – non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.

Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ai seguenti settori:

  • – siderurgia;
  • – estrazione del carbone;
  • – costruzione navale;
  • – fabbricazione delle fibre sintetiche;
  • – trasporti e relative infrastrutture;
  • – produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.

Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese.

Agevolazione:

La dotazione finanziaria complessiva è pari a euro 265.000.000, sarà messa a disposizione delle imprese attraverso l’apertura di due distinti sportelli agevolativi, che verranno aperti a distanza di non meno di 6 mesi l’uno dall’altro.

Contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato fino ad un massimo del 75 %.

Il mix di agevolazioni è articolato in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:

  • – per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
  • – per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.

Il finanziamento agevolato, che non è assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.

Interventi ammessi:

Sono spese ammissibili gli investimenti innovativi volti a aumentare il livello di efficienza e di flessibilità dell’impresa nello svolgimento dell’attività economica, mediante l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.

I programmi di investimento ammissibili devono:

  • prevedere spese non inferiori a euro 400.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00. Nel caso di programmi presentati da reti d’impresa, la soglia minima può essere raggiunta mediante la sommatoria delle spese connesse ai singoli programmi di investimento proposti dai soggetti aderenti alla rete, a condizione che ciascun programma preveda comunque spese ammissibili non inferiori a euro 200.000,00;
  • essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate;
  • prevedere l’acquisizione di tecnologie abilitanti atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa e/o di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare.

Le spese ammissibili devono essere:

  • – relative a immobilizzazioni, materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato;
  • – riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati, che figurano nell’attivo dello stato patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;
  • – riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
  • – conformi alla normativa comunitaria in merito all’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali nel periodo di programmazione 2014-2020, secondo quanto stabilito dal D.P.R. del 5 febbraio 2018 n. 22;
  • – sostenute nel periodo di ammissibilità indicato all’articolo 5, comma 6, lettere d), ed e), del decreto ministeriale 30 ottobre 2019 e, comunque, anche tenuto conto di eventuali proroghe per l’ultimazione del programma, entro il 31 dicembre 2023;
  • – sostenute ed effettivamente pagate dal beneficiario;
  • – pagate esclusivamente tramite bonifici bancari, SEPA Credit Transfer ovvero ricevute bancarie (RI.BA.), in modo da consentire la piena tracciabilità delle operazioni;
  • – qualora riferite a mezzi mobili, riguardare unicamente quelli non targati strettamente necessari al ciclo di produzione e pertanto dimensionati in base all’effettiva capacità produttiva; tali mezzi mobili, inoltre, devono essere identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.

Non sono ammesse dal Contributo:

  • – sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;
  • – connesse a commesse interne;
  • – relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;
  • – per l’acquisto o la locazione di terreni e fabbricati;
  • – di funzionamento, ivi incluse quelle per scorte di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e materiali di consumo di qualsiasi genere;
  • – per consulenze e prestazioni d’opera professionale, incluse le spese notarili;
  • – relative alla formazione del personale impiegato dall’impresa, anche laddove strettamente riferita alle immobilizzazioni previste dal programma;
  • – imputabili a imposte e tasse;
  • – inerenti a beni la cui installazione non è prevista presso l’unità produttiva interessata dal programma;
  • – correlate all’acquisto di mezzi targati;
  • – ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a 500,00 euro al netto di IVA.