La valutazione d’impatto ambientale non può dipendere solo dalle dimensioni del progetto

Di
Redazione
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28 Maggio 2023

Con sentenza del 25 maggio 2023, C‑575/21, la seconda sezione della Corte di giustizia UE ha definito non conforme alla direttiva 2011/92/UE la normativa austriaca la quale prevede che la valutazione dell’impatto ambientale dei “progetti di riassetto urbano” si applichi solo in caso di superamento di determinate soglie di occupazione di superficie.

La Corte ha sottolineato che l’obbligo di effettuare una valutazione dell’impatto ambientale non può dipendere esclusivamente dalle dimensioni di un progetto. La direttiva richiede che siano considerati anche altri criteri, come il luogo in cui si svolge il progetto e i suoi effetti sull’ambiente. Pertanto, una normativa nazionale che esclude automaticamente i progetti di riassetto urbano al di sotto di determinate dimensioni dalla suddetta valutazione è in contrasto con la direttiva.

Nel caso specifico della WertInvest Hotelbetrieb, il Tribunale amministrativo di Vienna aveva sollevato dubbi sulla conformità della normativa austriaca e aveva chiesto alla Corte di giustizia un parere. La Corte ha stabilito che la normativa austriaca viola la direttiva, poiché impedisce che progetti come quello proposto dalla WertInvest Hotelbetrieb siano sottoposti a una valutazione dell’impatto ambientale, nonostante possano avere effetti significativi sull’ambiente.

In tal senso, se uno Stato membro stabilisce soglie limite per determinare se una valutazione dell’impatto ambientale sia necessaria, è importante considerare diversi elementicome ad esempio la posizione dei progetti. Potrebbe essere opportuno fissare soglie diverse in base alle dimensioni e alla posizione dei progetti stessi, specialmente quando si tratta di progetti situati nella zona centrale di un sito riconosciuto come patrimonio mondiale dell’Unesco.

In un contesto urbano in cui lo spazio è limitato, le soglie di occupazione di superficie di almeno 15 ettari e superficie lorda pavimentata superiore a 150 000 m² sono così elevate che la maggior parte dei progetti di riassetto urbano sarebbe esclusa automaticamente dall’obbligo di effettuare una valutazione dell’impatto ambientale. Questo potrebbe non essere coerente con la direttiva, che richiede una valutazione adeguata per progetti che potrebbero avere un impatto significativo sull’ambiente.