Campania: fondo perduto fino al 50% per le imprese agroalimentari

Di
Redazione
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7 Giugno 2023

Data apertura

Aggiornamento

Scadenza

Ambito

Ente promotore

Dotazione finanziaria

Forma agevolazione

Con il Bando Agroalimentare della Campania, la Regione intende sostenere la trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli nelle aziende agroindustriali.

Con Decreto n. 269 del 26 maggio 2023 sono stati stanziati 20 milioni di euro per l’integrazione dei settori agricolo ed agroindustriale e la sostenibilità ambientale della filiera produttiva campana.

In cosa consiste l’agevolazione?

Con il Bando Agroalimentare della Campania, è possibile ottenere un contributo a fondo perduto al 50% delle spese ammesse al bando, sostenute dopo la presentazione della domanda di agevolazione, riguardanti:

  • la costruzione o il miglioramento di immobili;
  • impianti, macchinari e attrezzature nuove;
  • software.

Nel caso il progetto preveda la trasformazione di prodotti non agricoli, il beneficio è concesso solo alle PMI alle seguenti aliquote:

  • 45% per piccole imprese;
  • 35% per medie imprese.

Ulteriori dettagli sul Bando Agroalimentare della Campania

Per accedere al Bando Agroalimentare della Campania, l’investimento deve essere realizzato entro 12 mesi dalla deliberazione del beneficio ed entro 18 mesi in caso preveda la costruzione/miglioramento di un immobile.

Le domande di agevolazione sono valutate sulla base di una graduatoria, con raggiungimento di un punteggio minimo di 40/100.

Lo sportello è già aperto ed è possibile presentare domanda fino al 31 luglio 2023.

Dotazione finanziaria

20.000.000,00 €

Scadenza

31/07/23

Aggiornamento

30/05/23

Forma agevolazione

Contributo a fondo perduto

Ambito di investimento

Agroindustria

Descrizione agevolazione

CHI: Imprese agroindustriali COSA: Investimenti diretti alla costruzione o al miglioramento di beni immobili, all’acquisto di impianti, macchine ed attrezzature e, programmi informatici, brevetti e licenze COME: Contributo fino al 50% delle spese ammissibili.

Requisiti di accesso

Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal presente bando le imprese agroindustriali, ovvero le imprese che operano nel settore della lavorazione e/o trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Possono anche beneficiare delle agevolazioni le aziende che esercitano la sola attività agricola, ma che a seguito del progetto di investimento effettuino la lavorazione e/o trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli come attività prevalente. Sono ammissibili gli investimenti relativi alla commercializzazione dei prodotti in uscita purché tale attività sia correlata alla lavorazione/trasformazione dei prodotti agricoli in entrata. Per accedere ai contributi il soggetto richiedente deve aver già costituito, aggiornato e validato il fascicolo aziendale.

Dimensioni azienda

Micro Imprese; Piccole Imprese; Medie Imprese; Grandi Imprese

Forma giuridica

Società per Azioni (S.P.A.); Società Responsabilità Limitata (S.R.L.); Società in accomandita semplice (S.A.S.); Societa in nome collettivo (S.N.C.); Società semplice (S.S.); Ditta individuale; Cooperativa

Regime di riferimento

Altro Regime

Motivi di esclusione

Qualora le imprese richiedenti siano anche produttrici della materia prima agricola, questa deve rappresentare nell’ambito del progetto d’investimento un quantitativo non prevalente (inferiore al 50%) rispetto al totale della materia prima che si intende lavorare/trasformare. Nel caso di progetti il cui prodotto trasformato sia un prodotto fuori allegato I del TFUE non sono ammesse ai benefici: a) Le “grandi imprese” ai sensi del Reg (UE) 702/2014; b) Le “imprese in difficoltà” così come definite dall’art. 2, punto 14, del Reg. (UE) 702/2014; c) le imprese che hanno ricevuto e non restituito aiuti giudicati incompatibili con il mercato unico europeo dalla Commissione Europea (clausola Deggendorf – Aiuto illegittimo).

Tipologia di investimento

Attrezzature; Consulenze specialistiche; Hardware e/o software; Impianti di produzione di energia; Macchinari e impianti; Brevetti e privative; Opere edili

Spese ammissibili

Il progetto deve riguardare la fase di lavorazione e/o trasformazione e la commercializzazione dei prodotti in entrata rientranti nell’ambito di applicazione dell’art. 42 del TFUE (prodotti compresi nell’Allegato I del TFUE), ed esclusivamente nell’ambito delle filiere di seguito elencate: a) Ortofrutticola, b) Florovivaistica, c) Vitivinicola, d) Olivicolo-olearia, e) Cerealicola, f) Carne, g) Lattiero-casearia, h) Piante medicinali e officinali. L’intervento, nell’ambito dei processi di lavorazione e/o trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, incentiva investimenti diretti: a) alla costruzione o al miglioramento di beni immobili; b) all’acquisto di impianti, macchine ed attrezzature nuove di fabbrica; c) all’acquisto di programmi informatici, brevetti e licenze Sono ammissibili a contributo le seguenti spese:

  • Costruzione o miglioramento di immobili, destinati esclusivamente alle attività di lavorazione e/o trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli quali opifici, depositi, locali per la vendita diretta e uffici;
  • Impianti, macchinari e attrezzature finalizzati alla lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli;
  • Macchinari innovativi che utilizzino le tecnologie del modello industria 4.0, di cui all’allegato A della legge 232/2016 del 11.12.2016;
  • Impianti finalizzati al risparmio idrico (riutilizzo/riciclaggio delle acque di processo) e alla produzione di energia da fonti rinnovabili, strettamente connessi al soddisfacimento dei nuovi fabbisogni energetici emergenti dalla realizzazione dell’investimento ammesso a finanziamento, e da utilizzare esclusivamente per esigenze aziendali;
  • Programmi informatici;
  • Investimenti immateriali che utilizzano le tecnologie del modello industria 4.0 di cui all’allegato B della Legge n. 232 del 11.12.2016;
  • Piattaforma e-commerce, per la quale è riconosciuto il costo fino all’importo massimo di 30.000,00 euro;
  • Spese generali nei limiti del 5% per gli acquisti di macchinari ed attrezzature e massimo del 10% per la costruzione o il miglioramento di beni immobili.
Temporalità spese

Le spese per investimenti devono essere avviate dopo la data di presentazione della domanda di sostegno, ad eccezione delle spese generali propedeutiche alla realizzazione degli investimenti previsti in domanda purché sostenute nei 24 mesi antecedenti la presentazione della domanda di sostegno. Il termine ultimo di realizzazione del progetto verrà indicato nel decreto di concessione dell’agevolazione.

Spese escluse

Non sono ammissibili le seguenti spese:

  • per l’acquisto di materiale e attrezzature usate;
  • per gli interventi di mera sostituzione e di manutenzione ordinaria e straordinaria di beni mobili e immobili;
  • per l’acquisto di terreni e di immobili, compresi quelli ad uso abitativo;
  • per investimenti finanziati con contratti di locazione finanziaria;
  • per l’acquisto di beni di consumo;
  • per opere relative ai punti vendita se non ubicati all’interno del perimetro di delimitazione del centro di trasformazione;
  • per gli investimenti effettuati allo scopo di ottemperare a requisiti comunitari obbligatori;
  • per gli investimenti, servizi e/o prestazioni realizzati direttamente dal richiedente o dai lavoratori aziendali (lavori in economia);
  • per mezzi di trasporto circolanti su strada pubblica;
  • per l’acquisto di marchi commerciali;
  • gli investimenti connessi alla produzione di energia da fonti rinnovabili se non quelli strettamente connessi al soddisfacimento dei nuovi fabbisogni energetici emergenti dalla realizzazione dell’investimento ammesso a finanziamento;
  • per il conseguimento delle certificazioni volontarie.
Tipo Istruttoria

Valutativo

Rating di legalità

Non rilevante

Ente promotore

Regione Campania

Forma agevolazione

Contributo a fondo perduto.

Data apertura

29/05/23

Scadenza

31/07/23

FONTE:www.agevolazioni24ore