Slitta al 31 marzo 2023 il termine, già fissato al 31 gennaio, entro il quale i Comuni possono deliberare di non applicare lo stralcio automatico dei carichi fino a 1.000 euro affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Lo prevede un emendamento approvato al decreto Milleproroghe. Gli enti territoriali che non hanno adottato il provvedimento entro il 31 gennaio hanno tempo fino a fine marzo per farlo ovvero per decidere “l’integrale applicazione” dello stralcio, con azzeramento di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni. L’emendamento consente inoltre ai Comuni di stabilire, sempre entro il 31 marzo, di avvalersi di conciliazione e rinuncia agevolata anche per le controversie comunali. Diventa applicabile, infine, anche la regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate dovute a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo/mediazione e conciliazione giudiziale.