Nuova imprenditoria giovanile e femminile, incentivi al via

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26 Marzo 2021

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Dotazione finanziaria

Forma agevolazione

Un apposito decreto interministeriale ha dato attuazione alla disciplina degli incentivi in favore della nuova imprenditorialità giovanile e femminile di cui al Titolo I, Capo I, del Dlgs 185/2000. La norma agevolativa è finalizzata ad incentivare la nascita di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile, grazie a condizioni di accesso al credito facilitate e alla concessione di un contributo a fondo perduto. In particolare il decreto prevede un doppio binario di accesso a seconda che l’impresa interessata sia costituita prima o dopo i 36 mesi dalla data di inoltro della domanda.

Alessandro Sacrestano

 

INCENTIVI ALL’IMPRENDITORIA GIOVANILE E FEMMINILE

Sulla GU n. 21 dello scorso 27 gennaio è stato pubblicato il Decreto interministeriale MiSe-Mef sulla disciplina degli incentivi in favore della nuova imprenditorialità giovanile e femminile, contenuti nel Titolo I, Capo I, del Dlgs 185/2000.

  • La ratio dell’intervento ministeriale deve ricercarsi nelle disposizioni contenute nell’articolo 29, comma 2, del Dl 34/2019 e nell’articolo 1, comma 90, lettera d), della Legge 160/2019 che, congiuntamente, hanno evidenziato la necessità di conferire maggiore efficacia alle disposizioni legislative in premessa il cui obiettivo, lo si ricorda, è quello di incentivare la nascita di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile, sostenendone lo sviluppo con condizioni di accesso al credito facilitate e la concessione di un contributo a fondo perduto.

    Per tali finalità, come noto, lo stesso Decreto individua nell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. (Invitalia) il soggetto gestore delle misure di aiuto, assegnandogli l’intera fase di amministrazione degli incentivi, ossia istruttoria delle domande, concessione ed erogazione delle agevolazioni e loro monitoraggio, nonché l’erogazione in favore dei soggetti beneficiari dei previsti servizi di tutoraggio.

    Come spiegato dal Decreto, le agevolazioni sono finanziate a valere sul Fondo rotativo ex articolo 4 del Decreto Mef 30 novembre 2004 e sulle risorse individuate dall’articolo 1, comma 90, lettera d), della Legge 160/2019. Tuttavia, sarà possibile integrare ulteriori risorse derivanti dalla programmazione nazionale e comunitaria o regionali, attraverso la stipula di apposite intese tra il Ministero e la Regione interessata.

    SOGGETTI BENEFICIARI

    I destinatari degli interventi in discussione sono imprese con le seguenti caratteristiche alla data di presentazione della domanda di agevolazione:

    • costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
    • di micro e piccola dimensione, secondo la classificazione contenuta nell’Allegato I al Regolamento GBER;
    • costituite in forma societaria;
    • in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni ovvero da donne;
    • costituite ed iscritte nel Registro delle imprese e, per le imprese estere, con la disponibilità di almeno una sede sul territorio italiano;
    • nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria, non essere sottoposte a procedure concorsuali e non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà;
    • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
    • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero.

    Sono, di contro esclusi, i soggetti:

    • nei cui confronti sia stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modifiche e integrazioni;
    • i cui legali rappresentanti o amministratori siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del Codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda;
    • controllati, ai sensi di quanto previsto all’articolo 2359 del Codice civile, da soci controllanti imprese che abbiano cessato, nei 12 mesi precedenti la data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni, un’attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di agevolazione.
    • È possibile presentare domanda di accesso alle agevolazioni anche da parte delle persone fisiche che intendano costituire un’impresa e che, nei termini indicati nella comunicazione di ammissione alle agevolazioni, certifichino l’avvenuta costituzione dell’impresa e il possesso dei requisiti richiesti per l’accesso alle agevolazioni.

      INIZIATIVE AMMISSIBILI

      Le imprese possono indistintamente presentare programmi di investimento nei seguenti settori di attività:

      • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli, ivi inclusi quelli afferenti all’innovazione sociale, intesa come produzione di beni che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative;
      • fornitura di servizi alle imprese e/o alle persone, ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale, come definita alla precedente lettera a);
      • commercio di beni e servizi;
      • turismo, ivi incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.

      Tutti i programmi di spesa dovranno concludersi nei 24 mesi successivi alla data di stipula del contratto di finanziamento.

      Il Decreto, inoltre, provvede a distinguere le agevolazioni a favore delle imprese costituite da non più di 36 mesi da quelle costituite da almeno 36 mesi e da non oltre 60 mesi.

      In linea generale, le agevolazioni contemplano un finanziamento agevolato a tasso zero, integrabile con un contributo a fondo perduto nei limiti delle risorse appositamente disponibili.

      IMPRESE COSTITUITE DA NON PIÙ DI 36 MESI

      Per le imprese entro i tre anni di attività sono agevolabili i programmi di spesa che:

      • prevedano spese ammissibili di importo non superiore a euro 1.500.000,00 al netto di Iva;
      • siano avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione ovvero dalla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche per imprese costituende (per data di avvio s’intende la data del primo titolo di spesa dichiarato ammissibile);
      • prevedano una durata non superiore a 24 mesi decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto, prorogabile di ulteriore 6 mesi.

    Nell’ambito dei suindicati programmi, sono ammissibili i seguenti costi sostenuti successivamente alla data di presentazione della domanda ovvero dalla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche:

    • opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento, nel limite del 30% dell’investimento ammissibile;
    • macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy, purché strettamente necessari all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, dimensionati all’effettiva produzione ed identificabili singolarmente;
    • programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, ivi compresi quelli connessi alle tecnologie e alle applicazioni emergenti di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things;
    • acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso;
    • consulenze specialistiche, nel limite del 5% dell’investimento ammissibile;
    • oneri connessi alla stipula del contratto di finanziamento agevolato di cui all’articolo 9 del presente Decreto e, limitatamente alle imprese di cui all’articolo 5, comma 4, oneri connessi alla costituzione della società.

    È altresì ammissibile alle agevolazioni un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante, nel limite del 20% delle suindicate spese di investimento finalizzate ai fini del pagamento delle seguenti spese:

    • materie prime, ivi compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
    • altri servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
    • godimento di beni di terzi.

    I programmi di spesa sono agevolati con un finanziamento agevolato, a un tasso pari a zero della durata massima di 10 anni e, per importi non superiori a euro 250.000,00, non assistiti da forme di garanzia. Viene poi previsto un contributo a fondo perduto nei limiti del 20% dei costi indicati sopra alle lettere b), c) e d). Le agevolazioni coprono un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.

    In aggiunta alle agevolazioni, sono erogati servizi di tutoraggio tecnico-gestionale per importi fino ad euro 5.000,00 per i programmi di investimento comportanti spese ammissibili di importo non superiore a euro 250.000,00 e ad euro 10.000,00 per i programmi di investimento comportanti spese ammissibili di importo superiore ad euro 250.000,00.

    IMPRESE COSTITUITE DA PIÙ DI 36 MESI

    I programmi di spesa proposti dalle imprese costituite fra i 36 e 60 mesi devono:

    • prevedere spese ammissibili di importo non superiore a euro 3.000.000,00 al netto di Iva;
    • essere stati avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione ovvero dalla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche per imprese costituende (per data di avvio si intende la data del primo titolo di spesa dichiarato ammissibile);
    • prevedere una durata non superiore a 24 mesi decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto, prorogabile di ulteriore 12 mesi.

    Nell’ambito dei suindicati programmi, sono ammissibili i seguenti costi sostenuti successivamente alla data di presentazione della domanda ovvero dalla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche:

    • limitatamente alle imprese operanti nel settore del turismo, l’acquisto dell’immobile sede dell’attività, nel limite massimo del 40% dell’investimento complessivo ammissibile;
    • opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento, nel limite del 30% dell’investimento complessivo ammissibile;
    • macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy purché strettamente necessari all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, dimensionati alla effettiva produzione ed identificabili singolarmente;
    • programmi informatici, brevetti, licenze e marchi e commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa purché: siano ammortizzabili; siano utilizzate esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimenti agevolato; siano acquistate a condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente; figurino nell’attivo di bilancio dell’impresa beneficiaria per almeno 3 anni.

    I programmi di spesa sono agevolati con un finanziamento agevolato, a un tasso pari a zero della durata massima di 10 anni e, per importi non superiori a euro 250.000,00, non assistiti da forme di garanzia. Viene poi previsto un contributo a fondo perduto nei limiti del 15% dei costi indicati sopra alle lettere c) e d). Le agevolazioni coprono un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.

    MODALITÀ DI ACCESSO AGLI INCENTIVI

    Per l’accesso alle agevolazioni vige un sistema di valutazione a sportello (Dlgs 123/1998) i cui termini saranno definiti con un provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero, pubblicato nel sito del Soggetto gestore www.invitalia.it e in quello del Ministero www.mise.gov.it, ferma restando la pubblicazione nella GU.

    Sarà il Soggetto gestore, secondo un criterio cronologico di presentazione, a valutare le singole domande in ordine alla necessaria sussistenza dei requisiti di ammissibilità e ad assegnare un punteggio – secondo le indicazioni ministeriali – alla qualità dell’iniziativa imprenditoriale sulla base dei seguenti criteri:

    • adeguato presidio delle competenze tecniche, organizzative e gestionali richieste dall’attività imprenditoriale;
    • coerenza del progetto proposto con gli aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi funzionali alla realizzazione dall’attività imprenditoriale;
    • coerenza del progetto proposto con le potenzialità del mercato di riferimento.

    Oltre alle informazioni contenute nella domanda, il Soggetto gestore si avvarrà anche di un colloquio con i proponenti dell’iniziativa. Un successivo colloquio, con le sole iniziative ritenute ammissibili, sarà condotto con i proponenti con le seguenti finalità:

    • verificare la sostenibilità dell’iniziativa proposta e gli aspetti economici e finanziari connessi all’iniziativa presentata, ivi compresa la capacità di far fronte agli impegni derivanti dalla realizzazione del progetto, tenuto anche conto della natura e dell’importo delle agevolazioni effettivamente concedibili sulla base delle risorse disponibili;
    • determinare, sulla base degli elementi forniti nell’ambito del modulo di domanda e della eventuale ulteriore documentazione richiesta dal Soggetto gestore, il costo del programma ammissibile, la funzionalità e la coerenza delle spese di investimento oggetto del programma e l’idoneità della sede individuata. La valutazione della congruità delle spese è condotta, attraverso l’analisi della documentazione di spesa, nell’ambito delle attività di cui all’articolo 10, comma 3;
    • valutare, limitatamente ai programmi di investimento di cui al Capo II, la compatibilità con il programma di investimento proposto e con l’attività d’impresa delle esigenze di liquidità connesse ai costi iniziali di gestione eventualmente richiesti alle agevolazioni;
    • espletare le necessarie verifiche tecniche per i programmi che prevedono la realizzazione di opere murarie e assimilate di importo superiore a euro 150.000,00, nonché per i programmi di investimento di cui al Capo III che prevedono l’acquisto della sede operativa. È fatta salva la facoltà del Soggetto gestore di poter attivare verifiche tecniche su specifiche voci del programma di investimento.
    • A conclusione delle verifiche, il Soggetto gestore adotta una delibera di ammissione o di non ammissione alle agevolazioni della domanda e ne dà comunicazione al soggetto proponente.

      Successivamente, le agevolazioni sono concesse dal Soggetto gestore ed erogate sulla base di un contratto di finanziamento con il soggetto beneficiario. L’erogazione delle agevolazioni avverrà invece su richiesta dell’impresa beneficiaria, in un massimo di cinque stati di avanzamento lavori di importo non inferiore al 10% dei costi ammessi. Ciascuna erogazione, ad eccezione della prima, è subordinata alla dimostrazione dell’effettivo pagamento, mediante esibizione delle relative quietanze, dei titoli di spesa presentati ai fini dell’erogazione precedente. Per la sola prima erogazione, previa presentazione di fideiussione o polizza fideiussoria a prima richiesta, è possibile richiedere un’anticipazione entro il limite del 40% dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse. L’erogazione dell’ultimo SAL è conseguente ad un accertamento presso l’unità produttiva da parte del Soggetto gestore.

      La revoca delle agevolazioni è disposta, invece, nei casi di:

      • verifica dell’assenza di uno o più requisiti, ovvero di documentazione incompleta o irregolare, per fatti imputabili al soggetto richiedente le agevolazioni e non sanabili;
      • mancato rispetto dei tempi previsti per la realizzazione del programma di investimento, comprensivi dell’eventuale proroga concessa, fatti salvi i casi di forza maggiore;
      • trasferimento, alienazione o destinazione ad usi diversi da quelli previsti nel programma di investimento, senza l’autorizzazione del Soggetto gestore, dei beni mobili e dei diritti aziendali ammessi alle agevolazioni, prima che siano trascorsi 3 anni dalla data di ultimazione del programma di investimento medesimo;
      • delocalizzazione dell’attività produttiva oggetto del programma in Stati non appartenenti alla Ue, ad eccezione degli Stati aderenti allo Spazio economico europeo, entro 5 anni dalla data di ultimazione dell’iniziativa agevolata;
      • cessazione dell’attività dell’impresa agevolata ovvero sua alienazione, totale o parziale, o concessione in locazione, o trasferimento all’estero prima che siano trascorsi 3 anni dalla data di ultimazione del programma di investimento;
      • fallimento, messa in liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali con finalità liquidatorie del soggetto beneficiario;
      • mancato adempimento agli obblighi di monitoraggio e controllo;
      • mancata restituzione protratta per oltre un anno di una rata del finanziamento concesso;
      • ulteriori casi di revoca totale o parziale previsti dal contratto di finanziamento.

    In ogni fase del procedimento il Soggetto gestore e il Ministero possono effettuare controlli e ispezioni, anche a campione, sulle iniziative agevolate, al fine di verificare le condizioni per la fruizione e il mantenimento delle agevolazioni, nonché l’attuazione degli interventi finanziati.

    Fonte: settimanafiscaledigital.ilsole24ore