Umbria, bando da due milioni di euro destinati a consorzi frontisti privati

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Redazione
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22 Marzo 2021

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Deve essere garantita una presenza di imprenditori agricoli o forestali non inferiore al 30%. L’obiettivo è sostenere gli investimenti in agricoltura e silvicoltura

Due milioni di euro ai consorzi fra privati frontisti, con una presenza di imprenditori agricoli o forestali non inferiore al 30%, per sostenere gli investimenti nelle infrastrutture viarie necessarie allo sviluppo, all’adeguamento e all’ammodernamento dell’agricoltura e della silvicoltura.

Li mette in campo la Regione Umbria con il nuovo bando volto a favorire l’aggregazione tra imprese agricole, privati (ed eventualmente anche enti pubblici) mediante la costituzione di un consorzio finalizzato a progettare, ripristinare o perfezionare la rete interpoderale di servizio ai privati frontisti. Si tratta di interventi mirati al miglioramento sostanziale della funzionalità e della sicurezza del tracciato stradale di accesso ai terreni agricoli o forestali, di servizio a più aziende, finalizzati alla crescita economica complessiva dell’area rurale.
In particolare saranno ammissibili gli interventi che prevedono l’ampliamento della larghezza del piano rotabile, la realizzazione ex novo di scoline laterali, la posa in opera di canalette trasversali rivestite, la realizzazione di opere per l’attraversamento di fossi e torrenti, la modifica della scarpate di monte, di valle e delle pendenze longitudinali.

Il sostegno sarà pari al 75% della spesa ammessa a contributo con una graduatoria i cui criteri premiano prioritariamente gli interventi in aree rurali con problemi complessivi di sviluppo, la lunghezza della strada interessata ai lavori ed il numero di aziende servite.
Le domande vanno formalizzate utilizzando la procedura informatica messa a disposizione di Agea sul portale Sian entro il 15 giugno prossimo, mediante i soggetti abilitati (gli Enti delegati della Regione, i Centri di Assistenza Agricola, i liberi professionisti autorizzati, gli sportelli Agea).

La misura, evidenziano dall’assessorato regionale all’agricoltura, risponde al fabbisogno di dotazione infrastrutturale alle imprese, tenuto conto che il territorio dell’Umbria è caratterizzato da aree agricole molto frammentate la cui viabilità è costituita da una fitta rete di strade interpoderali la cui condizione risulta spesso deficitaria a causa di fattori orografici e ambientali. Proprio la scarsa qualità di tale rete viaria costituisce una limitazione alle attività agro-silvo-pastorali molto spesso fonte primarie di reddito in quelle zone.

Fonte: Agrisole

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