Sviluppo di prodotti e servizi dell’impresa ai tempi di internet: il ruolo del Corporate Counsel

Di
Redazione
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14 Febbraio 2021

Internet ha rivoluzionato il modo di fare impresa e, nella realtà aziendale, può rivestire un ruolo strategico, in quanto esso rappresenta uno strumento imprescindibile per qualsiasi iniziativa imprenditoriale, dal momento che consente alle persone e, quindi alle imprese, di entrare connessione e di stabilire una relazione.

Alla luce di ciò, è una naturale conseguenza che internet non può considerarsi- perché così non è-soltanto un mezzo di comunicazione, ma è un vero e proprio canale che permette alle imprese di essere visibili sul mercato, di prender parte di un luogo d’interazione sociale ed economico e, quindi, di promuoversi. Questo, tuttavia, non è sinonimo del fatto che l’azienda deve avere un sito che sia unicamente una vetrina dei propri prodotti e servizi, ma internet deve considerarsi una vera e propria risorsa per le aziende che durante la loro esistenza devono sfruttare le possibilità in rete per valorizzare il loro giro di affari.

La presenza sul web è una prospettiva nuova e completamente diversa di fare impresa ed è necessario che il Corporate Counsel ne prenda atto e considerare quindi la rete come una risorsa strategica per la creazione d’impresa.

Rammentando che qualche tempo fa, Steve Jobs anticipò che “la nuova frontiera del digitale, ha i contorni sfumati di una nuvola” , le aziende devono puntare sui fattori dell’impatto, del coinvolgimento, dell’esperienza, della partecipazione e della condivisione, adottando soluzioni integrate ed innovative che puntino sul ruolo centrale del web, ed in tutto ciò, il Corporate Counsel deve ripensare il proprio modo di operare valutando le varie opportunità che possono esserci in rete.

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Nel caso in cui il Corporate Counsel si trovi ad avere a che fare con una nuova impresa la prima attività che deve progettare è quella di garantire la propria presenza online, attraverso la realizzazione di un sito web aziendale, di profili su uno o più social network e, perché no, anche di un blog.

Per tale ragione , con riferimento ad un sito web, il Corporate Counsel deve dare a chi si occupa della progettazione materiale del sito, gli elementi utili e tutte le varie informazioni che riguardano trasversalmente tutte le tipologie di attività imprenditoriali, tra cui la descrizione dell’azienda la presentazione dei prodotti/servizi, del portfolio e dei clienti, le news sugli aggiornamenti del sito e i «form» di contatto per ricevere richieste di informazioni o feedback utili per le azioni di customer satisfaction, affinchè il sito web sia, anzitutto, facilmente comprensibile, ed incoraggi quindi l’esplorazione e la ricerca offrendo una presentazione efficace dell’impresa

Fermo restando però che il Corporate Consuel deve realizzare un buon equilibrio fra la progettazione di un sito web aziendale varia ed il budget disponibile per non sovraccaricare ovviamente i costi aziendali laddove non occorre.

Quanto ad i social network, soprattutto nel caso di nuovi imprenditori, dovrà tener conto che gli imprenditori hanno l’opportunità di «fare rete» ed aumentare la propria visibilità anche attraverso i social network che, gratuitamente, danno la possibilità di avviare un processo di comunicazione partecipativa. Non sono certo isolati i casi in cui, tramite i social network, le aziende possono adottare un approccio effettivamente collaborativo con il cliente e dialogare in modo costante.

Sul punto, per concretizzare l’effettività di sviluppo aziendale anche tramite i social network è sufficiente prendere alla mano qualche statistica per rendersi conto che, solo nel nostro Paese, sono circa 21 milioni gli iscritti a Facebook ed 1,7 milioni il totale degli utenti italiani di Linkedin e un milione i visitatori mensili su Twitter. Un terzo del Paese è iscritto ad almeno un social network.

Il Corporate Counsel, nel fare questo tipo di valutazione e non sminuire l’ importanza del web, deve infatti fare semplicemente un parallelismo, o quantomeno, una proporzione fra esistenza reale ed esistenza social, ad esempio: una FanPage di Facebook la si può considerare come l’insegna di un negozio, un tweet è come l’annuncio fatto a voce alta in un mercato, Linkedin può essere accostato ad cena di lavoro, dove far nascere accordi ed anche successi imprenditoriali.

Quanto invece alla valutazione di fare un blog aziendale il Corporate Counsel, dovrebbe prendere in considerazione il fatto che il blog in pratica è (sia concesso il termine da parte degli addetti ai lavori) un “mini-sito”, una finestra sul mercato globale con il quale spesso si creano dei grandi collegamenti che potrebbero portare il blog di una azienda a essere visibile su 10, 100, 1000 altri blog.

Una visibilità che tuttavia non si ferma alle reti di relazioni, peraltro, mediante tecniche specifiche da parte di esperti del settore , porta a scalare le classifiche di indicizzazione sui motori di ricerca, cosicchè, essere tra i primi risultati correlati ad una parola su Google, ad esempio, corrisponde ad una pubblicizzazione costante dell’azienda cui si aggiunge inevitabilmente che un blog aggiornato ed interattivo con l’utenza di riferimento vuol dire creare un rapporto strettissimo con i propri lettori/utenti.

Internet, per un’azienda può tradursi anche in una vera e propria cultura che rivoluziona e modifica anche le strategie aziendali per la rete delle vendite e dunque per il proprio businnes, l’e-business.

Gli studi e le statistiche rivelano infatti buoni scenari per le aziende che hanno avviato attività di e-business in quanto la vendita e l’acquisto online consentono di entrare in contatto diretto con un ampio mercato potenziale, sia per tipo che per posizione geografica, così superando gli ostacoli che si possono riscontrare soprattutto nella fase di start-up di un’impresa.

E’ opportuno che il Corporate Counsel prenda atto che Le nuove imprese – e soprattutto le micro e piccole imprese – sin dalla fase di start-up hanno infatti l’opportunità di adottare il web come una specie di leva strategica, di innovazione e di sviluppo della propria iniziativa imprenditoriale per creare quindi il proprio giro di affari secondo una logica web-oriented che consente di fare e-recruitment– ovvero di acquisire nuove risorse professionali attraverso il web-, ridurre i costi di stock management con la gestione dei fornitori online ed ovviamente ridurre sia i costi che i e tempi di approvvigionamento ( e talvolta anche di consegna) dei prodotti.

A tutto questo si aggiungono l’ ovvia ( ma non scontata) semplificazione del dialogo interno aziendale con strumenti di condivisione e partecipazione online, attraverso l’adozione di una interfaccia unica che rappresenta una sorta di punto di accesso per tutte le risorse umane dell’azienda, lo sviluppo delle relazioni con i propri clienti attraverso strumenti web-based (che semplificano l’interazione e riducono i tempi e i costi di gestione) l’ ampliamento del proprio mercato con il commercio elettronico per far sì che, ad esempio anche a una piccola impresa si possa rivolgere ad un elevato numero di possibili clienti promuovendo con una vetrina online i propri prodotti o servizi tramite l’ e-commerce.

Da ultimo, ma non certo da meno, il Corporate Counsel deve prendere anche in considerazione il fatto che l’ utilizzo di internet consente ad un’ azienda di tracciare tutte le informazioni in «entrata» (es. contatti del proprio sito web) per analizzare le caratteristiche dei propri clienti e, conseguentemente, per avviare delle azioni di marketing personalizzate e differenziate dell’ offerta che pongono al centro il singolo consumatore, si tratta di una strategia di marketing detta infatti, e non a caso,” one-to-one”.

Il web, rappresenta dunque un’opportunità soprattutto per le piccole e le micro imprese che, anche in assenza di budget da investire in comunicazione, possono promuovere la propria attività con risorse economiche limitate in quanto consente di aggirare quel limite costituito dall’impossibilità di oltrepassare una certa soglia d’investimento economico.

Concludendo pertanto, il Corporate Counsel deve seriamente prendere in considerazione il fatto che il web è una vera e propria risorsa strategica per la creazione d’impresa, del resto, non è difficile comprendere che gli utenti sono sempre connessi (è più che sufficiente pensare alla diffusone degli smartphone, dei tablet e al costante incremento degli utenti dei social network), pertanto, per rifarsi ad i pensieri sopracitati di Steve Jobs, se “la nuova frontiera del digitale, ha i contorni sfumati di una nuvola”, il Corporate Consuel deve far sì che le aziende rivedano il proprio modo di operare adottando soluzioni integrate ed innovative che puntino sul ruolo centrale del WEB.

Fonte: Altalex