
L’imprenditoria femminile è sempre più al centro del piano di sviluppo economico del Paese. Infatti, sempre più donne decidono di mettersi in proprio e realizzare il proprio progetto di business. La legge 215/92 “Azioni positive per l’imprenditoria femminile” disciplina l’erogazione dei contributi a fondo perduto, prestiti e altri incentivi per le imprese costituite o da costituire, formate in prevalenza da donne.
Imprenditoria femminile: requisiti e opportunità di finanziamento
I requisiti per accedere alle agevolazioni pensate per le imprese in rosa, per le professioniste e le lavoratrici autonome.
La legge 215/92 per l’imprenditorialità femminile dispone che possono beneficiare degli incentivi le micro, piccole e medie imprese, già attive o in fase di avvio.
Per accedere è necessario partecipare ad uno dei bandi nazionali, regionali o comunitari, previa verifica dei requisiti.
Le imprese femminili:
I destinatari del provvedimento a favore delle imprenditrici sono le ditte individuali gestite da donne; le società di persone o cooperative costituite al femminile almeno per il 60%; le società di capitali che presentano almeno 2/3 delle quote in rosa e l’amministrazione composta da minimo 1/3 di donne.
Tra le condizioni previste, nel caso di una piccola impresa già costituita, i dipendenti dovranno essere almeno 50 e il fatturato inferiore a 7 milioni di euro (o 5 milioni in totale di bilancio). Inoltre, non deve esserci alcun rapporto di dipendenza con altre imprese partecipanti.
Imprenditoria Femminile le agevolazioni:
Le opportunità per le imprese femminili sono molte e tutte hanno l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito.
- Finanziamenti a fondo perduto: finanziamenti di capitale senza vincolo di rimborso, solitamente erogati dalle Regioni, nella percentuale minima del 50% e massima del 80%. La quota restante è da restituire con rate mensili a tasso agevolato.
- Fondo di Garanzia: accesso semplificato alla garanzia dello Stato, con copertura fino al 80% del finanziamento richiesto. Si rivolge sia alle imprese femminili che alle professioniste.
- Microcredito: finanziamento concesso alle imprese già avviate e alle professioniste per accedere al sistema bancario anche senza fornire garanzie.
- Finanziamenti Invitalia: interventi finanziari a favore dell’avvio e dello sviluppo d’impresa. Nuove Imprese a tasso zero è uno degli incentivi per la creazione di nuove aziende che si rivolge alle donne che vogliono diventare imprenditrici e ai giovani. Propone un prestito agevolato a tasso zero a copertura massima del 75% dell’investimento ammesso.
Il bando:
Requisiti di accesso, i più importanti:
- – i potenziali beneficiari;
- – tipologie di intervento agevolabili;
- – spese ammissibili;
- – entità e forma dell’agevolazione;
- – domanda di finanziamento;
- – condizioni e vincoli del beneficiario;
- – modalità e tempistiche di erogazione.
La domanda di finanziamento:
La procedura per presentare la richiesta di ammissione alle agevolazioni è telematica, ovvero avviene mediante una piattaforma online dove occorre accreditarsi. I passi successivi sono la compilazione del modulo online, il caricamento degli allegati a corredo della domanda, per esempio il business plan per la valutazione della fattibilità del progetto e la firma digitale.
Cosa non deve mancare nel business plan:
La redazione del piano d’impresa richiede tempo, competenze e cura dei dettagli. All’interno dovrai descrivere l’attività, presentare l’analisi del mercato di riferimento, i competitors e la strategia commerciale. Non solo, dovrai prevedere una parte più tecnica completa di tutti gli aspetti economici e finanziari e un piano previsionale degli investimenti.
Imprenditoria femminile agevolazioni per imprese che valgono:
Si dice che l’intuito femminile non sbaglia mai, quindi dai forma alla tua idea di business e investi nel tuo successo.